La formazione della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica di Genova ha come principale obiettivo l’acquisizione di strumenti di base atti ad impostare e condurre l’intervento terapeutico nei vari contesti di lavoro e di tirocinio.
L’impostazione metodologica psicoanalitica consente di accogliere la domanda d’aiuto, la funzione di ascolto e accompagnamento di pazienti sofferenti non dovrebbe mai sottrarsi dal fare i conti con i sentimenti ed emozioni propri e del proprio paziente.
Indirizzo Scientifico
L' indirizzo scientifico del Ruolo Terapeutico di Genova nasce nell'ambito freudiano e nei suoi sviluppi successivi (Teorie delle relazioni oggettuali, Psicologia dell'lo, Psicologia del Sé) ed è attento anche ai recenti contributi provenienti dalla Teoria dell'Attaccamento e dall'lnfant Observation. La convinzione di non poter dare mai nulla per scontato richiede nella relazione terapeutica una attenzione costante alla condizione dell’asimmetria dei ruoli e della reciprocità umana, richiede una continua valutazione delle scelte di intervento dentro un rigoroso quadro di principi etici coniugati con il metodo psicoanalitico.
Quest’ultimo, è trasmissibile soprattutto attraverso la discussione dei casi clinici in gruppo.
Attraverso la Supervisione di gruppo sia gli allievi che discutono del proprio materiale clinico, sia i compagni che ascoltano e partecipano alla discussione, vengono aiutati dai conduttori a cogliere le implicazioni cliniche e tecniche del materiale discusso e ad aumentare la competenza di sè. Tutto ciò avviene anche attraverso un continuo e interminabile rapporto dialettico tra “fare” e “pensare”, tra prassi e teoria.
Si crea così una metodologia di apprendimento che tiene conto tanto dei dati clinici, quanto di quelli concettuali e, non ultimi, degli elementi transferali e controtransferali nella loro interazione.
La Scuola non intende trasmettere nessuna verità, ma piuttosto la necessità di un atteggiamento mentale di ricerca e dell’utilità di tenere aperti i processi di conoscenza dell'altro, di sè e della relazione, affinchè la concezione del proprio mestiere possa avvalersi di una coerenza di fondo verso una prassi formativa permanente.
Il “sapere“ inteso come esperienza di conoscenza, mobilita la sfera affettiva della persona, pertanto, abbandonare atteggiamenti pregiudiziali e restare al contempo ancorati ai principi etici di fondo, diventa una necessità formativa.
L’interesse per gli apporti culturali e scientifici del presente, così come la costante riflessione sulle attuali condizioni sociali della sofferenza psichica, è da considerarsi una peculiarità del nostro indirizzo. La ricerca, lo studio, il confronto con i pensatori che hanno a cuore il problema del malessere nella società attuale non può andare, quindi, che di pari passo con l’acquisizione e la pratica del metodo clinico psicoanalitico.